Smoke test per Mnemosine, ovvero di come Facebook ha deciso che non è un progetto per giovani

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Una delle fasi del percorso di startup del progetto Mnemosine, una piattaforma online per la conservazione dei ricordi per sempre, ha previsto una campagna pubblicitaria su Facebook per verificare l’interesse per la proposta.

La campagna è stata impostata con ottimizzazione per i lead, con un pubblico che include entrambi i sessi con un’età superiore ai 25 anni, di lingua italiana su territorio italiano. Il budget allocato è stato di 30€ al giorno, equamente distribuiti su tre diverse creatività.

Le tre diverse creatività, che sono visibili qui sotto, erano due in ottica gain e una in ottica pain, anche per capire quale tipo di approccio funziona meglio. L’impostazione gain mira a mettere in risalto i benefici di un prodotto, mentre quella pain vuole enfatizzare un problema, un dolore, che si può risolvere con la proposta.

Nel marketing si dice sell painkillers, not vitamin proprio per enfatizzare quanto sia più facile vendere antidolorifici piuttosto che vitamine, ovvero è più efficace risolvere un problema piuttosto che una soluzione che migliora la vita.

Nella campagna veniva considerato un lead il momento in cui dalla pubblicità si arrivava alla landing page del sito e dimostrava interesse cliccando su una delle Call To Action.

Rispettando questa regola, la creatività pain è quella che ha funzionato meglio, ha portato a 43 lead con 6.600 impressioni, mentre le due gain hanno fatto rispettivamente il doppio delle impressioni e la metà dei lead (22/23 lead per 12.000 impressioni). Questa è sicuramente una indicazione da tenere in considerazione su come proporre il prodotto.

Una cosa che mi ha stupito, e da qui il nome dell’articolo, è la selezione del target da parte di Meta. Avendo lasciato una grossa libertà al sistema, ha scelto in autonomia come distribuire le visualizzazioni per sesso e fasce di età. Ed ha fatto All-In sui diversamente giovani. Qui sotto la distribuzione delle visualizzazioni della campagna.

Vista la natura del progetto, sembra aver senso un risultato del genere, che è figlio dei primi esperimenti sulla campagna che Meta ha svolto in autonomia per ottimizzarla. Sicuramente chi pensa maggiormente alla conservazione dei proprio ricordi è un pubblico maturo.

A confermare questo interesse c’è il dato dei lead

Il 90% dei lead viene da un pubblico con età superiore ai 55 anni, con una prevalenza femminile del 67%.


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